Manovra quater, dalla Regione 60 milioni di euro per l’agricoltura
Nella “manovra quater” appena approvata a Palazzo Reale che vale in totale circa 560 milioni di euro, oltre il 10 per cento è stato destinato al settore primario. Ammonta a oltre 60 milioni, infatti, lo stanziamento che si riferisce ai sussidi al mondo dell’agricoltura piegato dalla crisi legata agli anomali fenomeni climatici – la siccità di quest’anno e il meteo sfavorevole per la coltura della vite nel 2023 – e alle emergenze delle epizoozie.
Peronospora 2023, bonus fieno e indennizzi per cereali, legumi e foraggere
Via libera così a nuovi stanziamenti per il bonus fieno e compensare i minori raccolti dei cereali e i danni provocati dalla peronospora. Per quest’ultima misura sono stati stanziati 25 milioni di euro, una somma doppia rispetto a quanto già previsto per il 2024. Gli indennizzi alle aziende, nelle intenzioni del legislatore, dovranno essere erogati con un sistema veloce e trasparente. I contributi saranno liquidati da Agea, utilizzando graduatorie già esistenti, cioè quelle del contributo statale.
Al fondo destinato all’acquisto dei foraggi da distribuire agli allevatori tramite “bonus fieno” sono stati aggiunti altri 5 milioni di euro. Stessa somma per rimpinguare il fondo per gli indennizzi alle aziende che producono cereali, legumi e foraggi che così arriva a quota 15 milioni di euro.
Un pacchetto da 7 milioni per la zootecnia
Agli allevatori una mano di aiuto per fronteggiare la recrudescenza della malattia della “Lingua blu” (blue tongue), ma anche per risarcire gli abbattimenti o i decessi dei capi connessi alla presenza di focolai di brucellosi e tubercolosi e per ripristinare il patrimonio zootecnico perduto a causa di queste malattie.
In particolare il “pacchetto zootecnia” prevede uno stanziamento complessivo di 7 milioni di euro articolato in quattro filoni di finanziamento a fondo perduto come descritto di seguito.
- 1. Ristori per abbattimenti e decessi: gli allevatori di ovini, bovini e suini colpiti da focolai saranno sostenuti con un fondo da 1,5 milioni di euro, calcolato proporzionalmente rispetto al numero di capi abbattuti o deceduti, certificati dai dipartimenti veterinari delle Asp.
- 2. Compensazioni per la perdita di produzione di latte: saranno destinati 3 milioni di euro agli allevatori di bovini colpiti dalla Blue tongue che abbiano registrato un calo documentato della produzione di latte pari o superiore al 30%.
- 3. Vaccinazioni contro la Blue tongue: verranno finanziati con 1,5 milioni di euro l’acquisto e la distribuzione di vaccini contro il sierotipo 8 del virus, per proteggere ovini e bovini.
- 4. Ripopolamento degli allevamenti colpiti da brucellosi e tubercolosi: è previsto 1 milione di euro per l’acquisto di bovini riproduttori iscritti al libro genealogico, di età inferiore ai tre anni. Il contributo coprirà il 50% del valore di mercato dei capi acquistati, in proporzione al numero di animali abbattuti.
Nella recente manovra di bilancio anche una risposta all’Sos lanciato dagli apicoltori che fanno i conti con produzioni al collasso per via delle anomalie climatiche. Il sostegno regionale agli apicoltori arriva a 1,5 milioni: il bando già attivo potrà contare su altri 716 mila euro.
Consorzi di Bonifica, arriva lo sgravio “totale” dei canoni
Una misura trasversale della “manovra quater” è quella che finanzia lo sgravio totale dei canoni irrigui. Un intervento chiesto a gran voce da tutte le rappresentanze agricole per evitare che, anche in assenza di acqua per l’irrigazione, gli oneri “ordinari” gravassero sui produttori già fin troppo provati dalle perdite produttive. Per questo intervento sono stati stanziati 18 milioni di euro. Restando nell’ambito dei Consorzi di Bonifica, l’Ars ha deciso di destinare 13 milioni per modernizzare e rilanciare le reti irrigue, un grande investimento per ridare efficienza e ridurre perdite e costi. Nello specifico gli enti di bonifica potranno contare su 1,5 milioni per progettare gli interventi e 11,5 milioni per manutenzione straordinaria di reti e impianti. A sostegno del Consorzio di bonifica di Siracusa stretto dalla morsa dei pignoramenti arrivano 5,2 milioni che serviranno a sbloccare il pagamento degli stipendi del personale e degli investimenti.
Infine per la promozione sui mercati nazionali e internazionali dei prodotti agricoli siciliani e per la valorizzazione delle produzioni tipiche locali approvato lo stanziamento di 1,5 milioni di euro.
Riserve e aree protette, si salda un vecchio debito
Dalla “manovra quater” arriva una boccata d’ossigeno arriva anche per gli enti gestori delle riserve e delle aree naturali siciliane. L’Ars ha approvato la variazione di bilancio che amplia i fondi per queste strutture sanando anche un debito risalente al 2019, anno in cui la Regione non trasferì agli enti gestori la seconda tranche dei fondi stanziati per le spese di impianto e gestione. La copertura della spesa per il 2019 ammonta a 673 mila euro e si aggiunge ad altri 600 mila euro stanziati come quota per l’anno corrente.