Cantine Europa, da Colomba Bianca un accordo-salvagente

Cantine Europa, da Colomba Bianca un accordo-salvagente

Una mano tesa per salvare la vendemmia 2024 ma per salvare anche le sorti di Cantine Europa di Petrosino (Tp), la storica cantina sociale che opera in uno dei territori più vitati d’Italia, che è tra i principali produttori di Grillo al mondo e che oggi si trova in grandi difficoltà economiche.

Parliamo dell’operazione che vede impegnata la cantina sociale Colomba Bianca (2400 soci viticoltori) che, con l’obiettivo di difendere territori e vigneti e con lo spirito mutualistico che ha sempre contraddistinto il suo percorso, ha recentemente siglato un accordo “salvagente” a sostegno di Cantine Europa, la società cooperativa agricola di Petrosino in provincia di Trapani.

Colomba Bianca-Cantine Europa, partnership con diversi obiettivi

La partnership tra le due realtà cooperative è stata siglata con diversi importanti obiettivi: portare a termine la vendemmia 2024, mantenere in funzione gli impianti di produzione, evitare la dispersione dei 1500 soci conferitori che rappresentano 6 mila ettari di vigneti situati tra Mazara del Vallo, Marsala e Salemi – e far lavorare (con  l’accordo dei sindacati) i 25 dipendenti della cantina che da mesi versa in una situazione d’incertezza.

Dino Taschetta, presidente della Cantina Colomba Bianca

«Siamo stati contattati più volte dal Cda di Cantine Europa, per esaminare la possibilità di una collaborazione poichè hanno visto in noi un potenziale player per approcciare in modo risolutivo le tensioni e le criticità che rischiano di affossare una storica cantina sociale nata nel 1962 e fortemente legata a un territorio viticolo di grande interesse», riferisce il presidente di Colomba Bianca Dino Taschetta. «Dopo avere chiesto l’intervento e l’approvazione delle centrali cooperative, che puntualmente è arrivato, – prosegue Taschetta – abbiamo deciso di non tirarci indietro, mettendoci a disposizione e non sottraendoci al doveroso aiuto».

Serve la collaborazione di tutti gli attori coinvolti

Il raggiungimento dell’obiettivo, e soprattutto il futuro di Cantine Europa, dipenderà da tutti gli attori coinvolti. Taschetta non nasconde che si è trattato di una operazione delicata: «Ci siamo chiesti quale potesse essere la strada migliore da intraprendere per mettere in sicurezza il lavoro di un intero anno di Cantine Europa e rassicurare contestualmente i nostri soci, senza fare alcun salto nel buio. Siamo arrivati alla conclusione che conferire le uve a Colomba Bianca da parte dei soci di Cantine Europa è certamente la migliore garanzia per tutti».

Il workflow è lineare e condotto nella massima trasparenza. Spiega il presidente Taschetta: «Apriremo le nostre porte ai soci della cantina di Petrosino, che potranno conferire alla nostra cooperativa: siamo solidi e possiamo certamente assicurare una buona anticipazione, liquidando i cosiddetti “soci temporanei”. Avremmo la possibilità di lavorare tutte le uve nei nostri stabilimenti, ma preferiamo effettuare la vinificazione anche in quelli di Cantine Europa, così da garantire la continuità lavorativa dei loro dipendenti».

Il patrimonio di una coop vitivinicola sono i soci conferitori

Determinante, per il raggiungimento degli obiettivi dell’accordo tra le cantine Colomba Bianca ed Europa sarà la quantità d’uva che si riuscirà a ammassare e che consentirà di mantenere attivi i due impianti: «Il vero patrimonio di una cooperativa vinicola – spiega il presidente di Colomba Bianca – è dato dai soci e dalla quantità d’uva da essi conferita; il resto vale nella misura in cui lavorano gli impianti: se non c’è produzione, le strutture valgono ben poco e anche le aziende più forti rischiano di andare in crisi. I tempi sono molto  complicati, ma siamo certi che rimanendo uniti, con una massa critica importante, si potranno affrontare con più forza i prossimi anni, ponendo le basi di un nuovo piano industriale».

Alla ricerca dell’equilibrio economico

«In questa prima annata di collaborazione auspichiamo per Cantine Europa il maggiore risultato possibile di raccolta – conclude il presidente di Colomba Bianca – così da garantire l’equilibrio economico dell’operazione e un beneficio per tutti in termini finanziari».

Per comprendere se l’accordo ha raggiunto il bersaglio ricercato (il mantenimento della base sociale delle Cantine Europa) bisognerà però aspettare la fine della vendemmia. «Noi – conclude Taschetta – la nostra parte la stiamo facendo, adesso gli altri dovranno fare la loro. Le aziende crescono o ristagnano e muoiono. Noi abbiamo scelto di crescere insieme a uno dei territori più belli del mondo del vino, confidando nell’aiuto di tutti, convinti come siamo che quando si lavora per il bene degli altri, anche le forze della natura si coalizzano per fare in modo che i progetti si possano realizzare».

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