Doc Sicilia, nel nuovo Cda anche Duca di Salaparuta

Piccoli movimenti nella composizione del Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia. Entrano due nuovi consiglieri e altrettanti ne escono. Si tratta di Roberto Magnisi, direttore di Duca di Salaparuta e Florio e Giuseppe Figlioli, enologo della cantina sociale Birgi, rispettivamente al posto di Laurent Bernard de La Gatinais della cantina Rapitalà e Nicolò Vinci della cantina Europa.
Confermati i restanti dieci, ovvero il presidente finora in carica Antonio Rallo (amministratore delegato Donnafugata), i vicepresidenti finora in carica Giuseppe Bursi (presidente Settesoli) e Filippo Paladino (vice presidente Colomba Bianca) oltre i consiglieri Vincenzo Ampola (presidente cantine Petrosino), Gaspare Baiata (presidente cantine Paolini), Salvatore Chiantia (presidente cantina La Vite), Rosario Di Maria (presidente cantina Ermes), Alessio Planeta (amministratore delegato Planeta), Letizia Russo (Feudo Arancio) e Alberto Tasca (amministratore delegato Tasca d’Almerita).
Per la prossima settimana è convocato il Cda che dovrà eleggere tra i propri componenti il presidente e i vicepresidenti.
L’ingresso del rappresentante di Duca di Salaparuta è un chiaro segnale del superamento delle contrapposizioni (soprattutto legali) che negli anni passati avevano posto l’azienda di proprietà del Gruppo Illva di Saronno in netto contrasto con le scelte operate dal Consorzio di tutela della Doc Sicilia e in particolare con l’imposizione della denominazione per i vini monovarietali di Grillo e Nero d’Avola.