Ismea finanzia ai giovani l’acquisto della terra. Ecco le novità

Sostenere i giovani nell’acquisto della terra. Lo farà Ismea con il nuovo strumento fondiario “Generazione Terra” che ha debuttato lo scorso 1o febbraio, con la presentazione ufficiale a Roma alla presenza del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida e dei vertici di Ismea. Lo stesso giorno è stato aperto lo sportello telematico attraverso cui presentare le domande.
“Generazione Terra” finanzia fino al 100% per cento del prezzo di acquisto dei terreni e può essere utilizzato sia dai under 41 che già si sono insediati e che vogliono ampliare la superficie aziendale, sia dai giovani under 35 che, in qualità di capo azienda, vogliono avviare da zero un’iniziativa imprenditoriale in agricoltura. La dotazione totale della misura è di 60 milioni di euro.
Misura già nota, questa volta tante novità
Tra le tante novità, rispetto alle passate edizioni, “Generazione Terra”, infatti, prevede distinti massimali di intervento finanziario e agevolazioni a seconda che il giovane sia già imprenditore agricolo ovvero startupper con esperienza o con titolo.
La misura prevede massimali diversi. I giovani startupper con meno di 35 anni e in possesso di titolo ovvero diploma o laurea a indirizzo agrario, possono ottenere un finanziamento che non supera i 500 mila euro. Nel caso caso di giovani imprenditori agricoli e giovani startupper con esperienza (entrambi con 41 anni non compiuti) il tetto sale a 1,5 milioni di euro.
Una nuova figura: startupper con esperienza
Ma cosa si intende per startupper con esperienza? Sono i giovani che per almeno due anni nel quinquennio precedente alla data di presentazione della domanda sono stati iscritti all’Inps come coadiuvante agricolo, o come collaboratore (gestione separata) o ancora come dirigente, quadro, impiegato agricolo o operaio agricolo. Rientrano in questa categoria anche periti agrari e agrotecnici iscritti alla gestione separata Enpaia e i dottori agronomi e forestali iscritti all’Epap.
Per gli imprenditori agricoli già insediati può essere finanziato l’acquisto di un terreno, confinante o funzionalmente utile con la superficie già facente parte dell’azienda agricola condotta in proprietà, affitto o comodato, da almeno due anni alla data di presentazione della domanda. Possibile anche consolidare la superficie della propria azienda mediante l’acquisto di un terreno già condotto dal richiedente, con una forma contrattuale quale il comodato o l’affitto, da almeno due anni alla data di presentazione della domanda.
Non sono previsti limiti di intervento minimo, ma solo l’accertamento della sostenibilità economica e finanziaria dell’iniziativa. Circostanza che può favorire lo sviluppo di imprenditorialità anche nelle aree a maggiore rischio di abbandono.
La durata del finanziamento arriva fino a trenta anni di cui due di preammortamento, con possibilità di scegliere tra tasso fisso o variabile. Ed è prevista anche la possibilità di una rinegoziazione del tasso di interesse e dello spread dell’operazione dopo i primi cinque anni di ammortamento in base al profilo di rischio del richiedente.
Premio di primo insediamento per abbattere le rate dei primi 5 anni
Per gli startupper, lo strumento finanziario riserva anche un premio di primo insediamento nella misura massima di 70 mila euro utilizzabile, nei primi cinque anni, per abbattere fino al 70% l’importo delle rate di ammortamento.
Così come accade per gli imprenditori agricoli già attivi, anche gli startupper – grazie alla novità introdotta nell’ultima legge di bilancio (art. 1, comma 110) – potranno, nell’ambito di “Generazione Terra”, usufruire delle agevolazioni fiscali della piccola proprietà contadina. Si tratta di un bel risparmio perché possono versare imposta di registro e ipotecaria in misura fissa e imposta catastale all’1%. L’agevolazione però è riconosciuta solo se nell’atto di trasferimento il giovane si impegna a conseguire, entro il termine di ventiquattro mesi, l’iscrizione nell’apposita gestione previdenziale e assistenziale prevista per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali.
Le domande saranno istruite secondo l’ordine cronologico di arrivo sino ad esaurimento della dotazione finanziaria complessiva pari a 60 milioni di euro.
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