Cura di orti e frutteti familiari, 5 regioni danno il via libera agli hobbisti

Cura di orti e frutteti familiari, 5 regioni danno il via libera agli hobbisti

Hobbisti siciliani, figli di un dio minore. Mentre in tutta Italia si avvia verso una soluzione il problema legato agli spostamenti per lo svolgimento in forma amatoriale di attività agricole e di conduzione di allevamenti di animali da cortile, la Sicilia resta ferma al palo, legata ad un decreto confuso e discutibile che in questo periodo di lockdown vieta agli hobbisti di continuare la propria attività.

Ad onor del vero, il governo nazionale – dopo varie pressioni – s’è reso conto dell’infortunio legislativo (chiamiamolo così). E in commissione Bilancio al Senato è stato approvato nei giorni scorsi un emendamento al decreto Cura Italia che – quando il decreto sarà convertito in legge – permetterà agli agricoltori di recarsi nel proprio fondo “per attuare le misure di prevenzione incendi e per contrastare la Xylella” (quest’ultima modifica, ovviamente, ad uso esclusivo degli hobbisti pugliesi).

La notizia buona per gli agricoltori cosiddetti hobbisti – ovvero, ricordiamolo, coloro che non hanno attestati che ne possano certificare l’appartenenza alla categoria Ateco 01 – è che l’emendamento dispone  la possibilità di spostamento verso i terreni interessati, anche fuori dal comune di residenza “quale esigenza comprovata e urgente”. Come hanno spiegato in commissione i senatori pentastellati presentatori della norma, la modifica al testo originario va inserita in un contesto geografico-meteorologico ben preciso e che tiene conto che il rischio incendi rappresenta un pericolo costante e sempre più vicino con l’approssimarsi della stagione calda.

Tradotto in parole povere, è stata prevista la possibilità di potere raggiungere i propri appezzamenti al fine di provvedere alla cura dei terreni, alla loro pulizia e alla messa in atto di tutte le misure per la prevenzione degli incendi o per l’intervento fitosanitario sulle piante infette da Xylella. Cosa, questa, che fino ad oggi non è ancora autorizzata.

Questo, dunque, a livello generale. Ma piuttosto che aspettare i tempi biblici dell’iter parlamentare, cinque regioni hanno scelto il fai-da-te, emanando specifiche ordinanze per consentire agli hobbisti di recarsi negli orti e nei frutteti situati anche fuori dal proprio comune di residenza. Queste regioni sono: Liguria, Toscana, Lazio, Basilicata e Sardegna, quest’ultima la prima ad intervenire in Italia con un proprio provvedimento.

Nella sua ordinanza, la Regione Lazio ha posto delle regole precise: non ci si può spostare più di una volta al giorno; lo spostamento deve riguardare un solo componente del nucleo familiare; deve essere limitato agli interventi necessari alla tutela delle produzioni vegetali e degli animali da cortile allevati, consistenti nelle indispensabili operazioni colturali che la stagione impone o, ancora, per accudire gli animali allevati.

Molto dettagliata l’ordinanza della Regione Toscana, che sottolinea come “la manutenzione del verde e la gestione di vigne e uliveti sono un patrimonio paesaggistico della regione ma anche un’entrata economica preziosa per le famiglie, soprattutto in questo momento di crisi”.

“L’ordinanza – ha osservato la Coldiretti Toscana, grande sostenitrice del provvedimento – farà da volano positivo anche al nostro comparto florovivaistico, con piante fiori e semi; comparto che conta 3.500 aziende e che rappresenta il 30% della produzione agricola lorda vendibile ed il 15% del florovivaismo nazionale. Il popolo del pollice verde non passa all’azione solo su aree pubbliche organizzate, ma si dedica anche al recupero di terre abbandonate lungo le linee ferroviarie, lungo i canali, nelle zone pedonali, ma anche all’interno dei condomini con una vera e propria rinascita fatta di frutta, verdura, ortaggi ma anche di piante, fiori e piante aromatiche, senza dimenticare gli orti nelle scuole dove i bambini imparano dal vivo i cicli delle stagioni e la vita della piante”.

In Sicilia, invece, tutto langue. Da parte degli hobbisti siciliani c’è già stata una richiesta di intervento alla Regione, rimasta però lettera morta. A questo punto, probabilmente, il periodo di lockdown finirà prima di qualsiasi intervento. E a quel punto il problema si risolverà da solo.

2 pensieri su “Cura di orti e frutteti familiari, 5 regioni danno il via libera agli hobbisti

  1. Giusto dare il via libera agli hobbisti e piccoli ortolani siciliani di iniziare la loro attività produttive alla realizzazione degli orti urbani e decespugliamento per evitare incendi prossimi per il sopraggiungere della stagione estiva.

  2. È sempre l’ora buona quando si decideranno, secondo me lo fanno apposta per far salire la speculazione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *