Banca della Terra, Ismea mette all’asta 20 mila ettari

La sesta edizione della Banca nazionale delle Terre Agricole (Bta) gestita da Ismea si è presentata ieri con la ricca dotazione di ben 20 mila ettari. In totale oltre 800 aziende agricole (potenziali) e un valore a base d’asta di 260 milioni di euro.
Dopo avere esaurito in poco tempo la dotazione finanziaria di Generazione Terra, Ismea alle 12 di ieri, 7 marzo, ha dato il via all’asta per quei terreni che, acquistati in passato da agricoltori con il patto di riservato dominio sono diventati di proprietà dell’Istituto a seguito dell’insolvenza del debitore. Ismea che quando finanzia l’acquisto, infatti, riserva per sè, a garanzia del capitale investito, la proprietà del bene fino a completa estinzione del debito.
Dove si trovano i terreni da assegnare? Prevalentemente in Sicilia. Nell’isola si concentra il 36% delle superfici messe all’asta. A seguire Toscana (13%), Sardegna (12%), Puglia (9%) e Basilicata (7%). In Sicilia sono 349 i terreni soggetti alla procedura di vendita competitiva, per un totale di oltre 7.100 ettari e un valore a base d’asta di più di 100 milioni di euro. Le province maggiormente coinvolte sono Caltanissetta e Catania rispettivamente con il 21% e il 19% delle superfici, seguite da Siracusa (14%), Enna (11%), Palermo e Agrigento (9%), Ragusa (5%) e Messina (3%).
Le procedure per partecipare all’asta sono semplici, telematiche e aperte a tutti. Lo sportello telematico garantisce trasparenza e semplicità. Gli imprenditori agricoli under 41, possono ottenere la rateizzazione del prezzo di acquisto fino a 30 anni. Le manifestazioni di interesse potranno essere presentate, tramite il portale dedicato fino al 5 giugno 2023.
La sesta edizione di Bta presenta una novità per i 102 lotti che non sono stati assegnati dopo il quarto tentativo. Per questi è prevista la possibilità di effettuare direttamente, sul portale dedicato, una prima offerta di acquisto e prenotare la fase di rilancio.