Siccità, ultima seduta dell’Ars dedicata alla crisi agricola

Siccità, ultima seduta dell’Ars dedicata alla crisi agricola

Convocata per oggi, mercoledì 7 agosto, una seduta all’Ars, l’Assemblea Regionale Siciliana, interamente dedicata alla discussione unificata di mozioni ed atti ispettivi in materia di crisi idrica e che chiuderà la sessione di lavori parlamentari, prima della pausa feriale. La convocazione è il frutto di quanto deliberato dalla Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari sulla base della proposta del presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, che ha recepito la richiesta fatta qualche giorno fa dalla Cia Sicilia Orientale.

Grande soddisfazione esprime la Cia Sicilia orientale che aveva richiesto di affrontare la crisi che sta colpendo tutto il comparto agricolo nella sede più rappresentativa della politica siciliana, e cioè Sala D’Ercole. Nei giorni scorsi il presidente f.f. Cia Sicilia Orientale Giosuè Catania aveva invitato l’Ars a compiere un gesto concreto, ma anche altamente simbolico, in un momento così drammatico per migliaia di agricoltori che, oltre ad incassare il colpo delle perdite economiche, vivono l’angoscia di vedersi costretti a chiudere le proprie aziende, su cui poggia – e il caso di ricordarlo – uno dei pilastri più importanti dell’economia della Sicilia.

Dalla Cia Sicilia orientale il sentito ringraziamento per le parole usate dal presidente dell’Ars Galvagno che con “l’Assemblea regionale tutta condivide le forti preoccupazioni circa le condizioni in cui versa il comparto agricolo siciliano, messo a dura prova dall’eccezionale fenomeno siccitoso che sta interessando l’Isola”. 

«Parole che accogliamo con soddisfazione – afferma Giosuè Catania – come un segnale di buona volontà, foriero di azioni concrete e soluzioni improcrastinabili, e che da parte nostra rafforzano la determinazione ad andare avanti su questa strada intrapresa: difficile, scomoda ma necessaria».

«Cia Sicilia Orientale, sempre al fianco degli agricoltori, – conclude Catania – ribadisce la propria totale disponibilità a concorrere assieme agli enti preposti e alle istituzioni, al superamento di decenni di mancata programmazione, di raffazzonata gestione degli impianti, di interventi spot costosi e insufficienti, dell’immenso spreco di risorse idriche e di denaro pubblico, di lentezze burocratiche che che mettono in ginocchio il settore agricolo e zootecnico ogni qualvolta si presenta un evento atmosferico “eccezionale”».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *