Da Intesa Sanpaolo 50 milioni di euro per i distretti del cibo

Un plafond da 50 milioni di euro e specifiche misure sotto il profilo del credito. È questo in sintesi il frutto dell’accordo siglato tra Intesa Sanpaolo e la Consulta Nazionale dei Distretti del Cibo con l’obiettivo di sostenere le imprese associate dell’agroalimentare italiano.
Tra queste ci sono anche quelle impegnate nella definizione dei progetti di distretto del cibo che, come previsto dal Decreto del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare di concerto con il Ministero dello Sviluppo economico, possono accedere ad importanti agevolazioni statali.
L’accordo nasce dalla comune volontà, di Intesa Sanpaolo e della Consulta Nazionale dei Distretti del Cibo, di sostenere le piccole e medie imprese del territorio legate ai distretti alimentari italiani al fine di superare le attuali difficoltà e accrescere gli sbocchi nei mercati – anche internazionali – favorendo nel contempo il supporto finanziario agli imprenditori agricoli che intendono realizzare nuovi investimenti e che hanno interesse a ricevere consulenza su temi come il ricambio generazionale, l’aggregazione e l’innovazione.
In tal senso Intesa Sanpaolo metterà a disposizione delle aziende aderenti ai Distretti del Cibo i propri prodotti e servizi tra cui i finanziamenti destinati alla valorizzazione delle filiere produttive italiane, anche attraverso gli accordi di Filiera e/o delle Reti di Imprese, interventi destinati alla digitalizzazione e alla sostenibilità, come lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili e dei parchi solari. Interventi che rientrano nelle iniziative che la banca ha messo in atto in coerenza e a supporto degli investimenti legati al Pnrr.
La Consulta Nazionale dei Distretti del Cibo è stata costituita nel 2021 con l’obiettivo di rappresentare unitariamente gli interessi dei distretti, di salvaguardare e tutelare il patrimonio ambientale, culturale, turistico, paesaggistico ed enogastronomico rappresentato dal sistema dei distretti agroalimentari e di far conoscere in Italia e nel mondo il patrimonio immateriale, la ricchezza di paesaggi e le qualità dei territori. Tra gli obiettivi della Consulta Nazionale si evidenzia quello di valorizzare e accreditare l’esperienza dei distretti anche nella loro funzione di “ente intermedio”, per rafforzare la capacità progettuale e di iniziativa dei territori e per una migliore gestione delle risorse disponibili.
«Questo accordo favorirà gli investimenti privati delle aziende agricole nei contratti dei distretti del cibo che in questi giorni si stanno sottoscrivendo al Masaf i contratti dei distretti del cibo, avviando la prima azione sistemica di sviluppo sostenibile e coesione territoriale nel nostro Paese», spiega il presidente della Consulta, Angelo Barone.
«Essere a fianco della Consulta Nazionale dei Distretti del Cibo con un plafond da 50 milioni di euro – ha sottolineato Massimiliano Cattozzi, responsabile Direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo – testimonia la volontà di Intesa Sanpaolo di rappresentare il punto di riferimento per il settore agroalimentare italiano. Stiamo lavorando per valorizzare l’eccellenza della produzione alimentare dei distretti italiani e per supportare le aziende nel superamento anche di questo delicato periodo affiancando le molteplici realtà produttive nelle transizioni green e digitale e sui mercati esteri grazie ai nostri prodotti finanziari e alla consolidata esperienza dei nostri professionisti, riuscendo ad accompagnare oltre 1700 imprese nell’aggiudicarsi i bandi del Pnrr per il settore agroalimentare».