Psr 2014-20, scorrono le graduatorie della sottomisura 4.1

Saranno ripescati i progetti della sottomisura 4.1 “Innovazione e ammodernamento delle aziende agricole” del Psr 2014-20 che non sono stati finora finanziati. A beneficiare dello scorrimento due graduatorie: quella del bando 2016, approvata l’11 luglio 2021, e quella del bando 2020, approvata il 15 novembre 2021.
Lo scorrimento delle graduatorie, possibile grazie alla riprogrammazione finanziaria del Psr che ha permesso di “smobilitare” 150 milioni di euro, però, non sarà automatico.
Nell’avviso pubblicato sul sito del Psr Sicilia, infatti, viene espressamente richiesta la formulazione della domanda entro il prossimo 28 febbraio da parte dei potenziali beneficiari che devono dichiarare il loro interesse a procedere all’investimento e a essere nelle condizioni di poterlo realizzare. Non è, infatti, scontato che chi ha presentato domanda cinque anni fa sia ancora interessato o nelle condizioni economiche di farlo adesso. Anche perché le condizioni di contesto sono molto cambiate. E proprio per questo le aziende potranno rimodulare i loro progetti per sopravvenute esigenze, per nuovi orientamenti del mercato e per tenere conto dell’incremento dei costi di investimento causati dal conflitto Russo-Ucraino. «Il mio obiettivo, e quello del governo Schifani – afferma l’assessore all’Agricoltura Luca Sammartino – è di non tenere ferme le risorse, ma di attivare più investimenti possibili che si traducono in creazione di occupazione, miglioramento della filiera, competitività del settore».
La manifestazione d’interesse è rivolta anche ai titolari delle domande di sostegno collocate in graduatoria nelle posizioni antecedenti a quelle indicate nell’avviso e per le quali l’istruttoria tecnico- amministrativa, già completata da parte degli Ispettorati Provinciali Agricoltura competenti, abbia comportato una riduzione del punteggio attribuito e, conseguentemente, la perdita della posizione utile al finanziamento.
Poiché la certificazione della spesa deve avvenire entro il 31 dicembre 2025 gli interventi devono essere obbligatoriamente realizzati entro il 30 giugno del medesimo anno al fine di consentire le attività di corretta certificazione e pagamento (controlli in loco, collaudo, pagamento).
Tre le condizioni, tutte da soddisfare, affinchè le le domande di sostegno possano essere prese in considerazione: disponibilità finanziaria della quota di finanziamento a carico dell’impresa attraverso attestazione bancaria da allegare nella manifestazione di interesse; immediata esecutività del progetto perché in possesso di tutti i permessi, autorizzazioni e nulla osta necessari per la realizzazione dell’investimento (se pertinenti); possibilità di avviare il progetto all’emissione del decreto di concessione e l’impegno formale a richiedere acconto con fideiussione o stadio avanzamento lavori entro 3 mesi dal decreto stesso. Nel caso gli interventi siano stati già avviati, l’impresa dovrà indicare le spese già sostenute.
I progetti finanziabili riguardano nuovi impianti arborei o la riconversione varietale di quelli esistenti; miglioramenti fondiari e sistemazioni idraulico-agrarie (spietramenti, terrazzamenti, recinzioni, viabilità aziendale ed elettrificazione); serre e tunnel per colture protette e florovivaismo; realizzazione o ristrutturazione di strutture per allevamenti (stalle, ricoveri, recinzioni) e miglioramento delle condizioni di igiene e benessere degli animali; acquisto di macchine, attrezzi agricoli e attrezzature per trasformazione, confezionamento e commercializzazione dei prodotti (per esempio, olio e formaggio); realizzazione di punti vendita aziendali e sale degustazione; realizzazione di opere per l’irrigazione.