La meravigliosa natura del vulcano alla Festa della Biodiversità dell’Etna

Ha il preso il via ieri, 26 maggio, a Milo la Festa delle Biodiversità dell’Etna, un progetto dell’associazione culturale Trucioli, guidata da Lavinia Lo Faro, che fino a domenica prevede incontri, dibattiti, convegni, scambi di semi antichi e occasioni conviviali.
Fulcro dell’iniziativa, che coincide con la settimana in cui si è celebrata la Giornata Mondiale della Biodiversità, sarà la frazione di Fornazzo, con il suo Ecomuseo del Castagno dell’Etna.
La Festa delle Biodiversità è pensata per sensibilizzare la comunità alla natura straordinaria del vulcano: tre giorni per confrontarsi e aggiornarsi sulla varietà di fauna e flora del vulcano con un approccio ampio e multidisciplinare: intervengono studiosi dell’Ingv di Roma e Catania, delle Università di Catania e Palermo, vulcanologi del Parco dell’Etna, geologi, agronomi, enologi e una psicologa. Si è iniziato venerdì pomeriggio con un convegno sulla relazione uomo-ambiente e, per la prima volta in Sicilia, sul concetto di Geoetica, disciplina che “riflette sulla valorizzazione e la salvaguardia della geosfera e volta soprattutto ad orientare la società nella scelta di comportamenti appropriati rispetto a problemi concreti della vita dell’uomo, cercando di trovare soluzioni compatibili con la preservazione della natura e del territorio” (Peppoloni, 2011).
Particolare attenzione è stata data alla riflessione sul ruolo etico dell’esperto geologo nella riqualificazione e nella ricostruzione di aree colpite da terremoti, alluvioni – come quella recente in Romagna – e calamità naturali. Insieme agli esperti è stato possibile valutare, inoltre, qual è l’impatto dell’antropizzazione sul territorio etneo e quali effetti produce il ruolo dell’uomo nella gestione delle foreste con particolare riferimento ai castagneti.
In programma focus di educazione ambientale e incontri su biodiversità e eccellenze del territorio (incluso un momento per lo scambio di semi antichi per stimolare la biodiversità, sabato mattina), senza trascurare i momenti dedicati alla cultura, allo spettacolo e all’eno-gastronomia della zona con stand dedicati nelle giornate di sabato e domenica.
Questo il programma delle ultime due giornate.
SABATO 27 – La biodiversità del territorio etneo
Ore 10.00 Apertura mercatino dell’artigianato e dei prodotti locali
Incontri di educazione ambientale e laboratori creativi in piazza
- Ore 10.30 – L’importanza di quello che mangiamo, come viene prodotto e distribuito. L’impatto della filiera alimentare sulla biodiversità.
- Filiera corta Siciliana, l’incontro tra produttori e consumatori, Agricoltura sostenibile (FICOS) (’A FERA BIO)
- Scambio semi antichi, la conservazione della biodiversità alimentare
- Ore 11.30 – Laboratorio creativo per famiglie
- Ore 12.30 – Apertura stand eno-gastronomico
- Ore 17.00 Incontri di educazione Ambientale
A seguire:
- Ore 18.30 Spettacolo circense in p.zza Sacro Cuore (Circo di Terra Zafferana Etnea)
- Ore 19.00 Apertura stand eno-gastronomici
- Ore 20.00 Concerto Broken Consorts
DOMENICA 28 – La biodiversità del territorio etneo
Ore 10.00 Apertura mercatino agro-alimentare e dell’artigianato
Incontri di educazione ambientale e laboratori creativi
Ore 11.00 – Tavola rotonda su “La biodiversità e l’eccellenza del territorio etneo, la sfida del cambiamento climatico”.
- Apertura lavori – saluti istituzionali
- Cambiamento climatico e biodiversità sull’Etna (Pietro Minissale – Università di Catania)
- I vitigni gioiello dell’Etna: dalla caratterizzazione al possibile impiego a fini enologici per una viticoltura etnea del futuro (Elisabetta Nicolosi, Di3A Università di Catania)
- L’agricoltura d’eccellenza, i prodotti DOP e IGP dell’Etna (R. Maugeri – Consorzio Limoni dell’Etna IGP)
- Il ruolo del Parco dell’Etna nella protezione della biodiversità agricola del territorio (R. Spampinato – Parco dell’Etna)
- Salvaguardia e valorizzazione della Capra Argentata dell’Etna (Salvatore Bordonaro – Di3A Università di Catania)
A seguire dibattito su: “Cambiamento climatico e agricoltura, scenari possibili nell’agricoltura etnea nel prossimo futuro”.