Scilla incontra il ministro Patuanelli: sul tappeto regime transitorio e Agea

Scilla incontra il ministro Patuanelli: sul tappeto regime transitorio e Agea

Dalla querelle sull’applicazione del regime transitorio per gli anni 2021 e 2022 e la relativa ripartizione dei fondi destinati al secondo pilastro che vanno ad alimentare il Psr, al difficile e spesso conflittuale rapporto con Agea lamentato dagli agricoltori. Tra le criticità è stata segnalata la necessità di accertamenti da parte dell’organismo pagatore nel pieno rispetto del contraddittorio previsto dalle normative interne, dalle disposizioni comunitarie e dalla Corte costituzionale. Per non parlare della cosiddetta procedura del refresh con la quale Agea modifica spesso in maniera unilaterale i dati inseriti dai Caa per i singoli agricoltori, invalidando così le domande senza che essi possano contestare o intervenire.

Sulla “consolle” del ministro Stefano Patuanelli che nel suo giro di ricognizione con le regioni ieri pomeriggio ha incontrato l’assessore all’agricoltura della Sicilia insieme a Dario Cartabellotta e Alberto Pulizzi, dirigenti generali rispettivamente del Dipartimento Agricoltura e della Pesca mediterranea, Toni Scilla ha messo le questioni più scottanti che riguardano il settore che da un paio di mesi si trova a dirigere politicamente.

«Nell’incontro di ieri – ha detto l’assessore Scilla – il ministro ha lanciato un chiaro segnale di disponibilità e di apertura alla collaborazione. Si è trattato di un confronto franco e decisamente positivo». 

Poi il tema della pesca tanto caro all’assessore della giunta Musumeci che viene da Mazara del Vallo, sede della prima marineria d’Italia. Sul tappeto la questione della ripartizione della quota tonno rosso per le varie tipologie di pesca compreso il sistema delle tonnare fisse in merito al quale è stato sottolineata l’importanza di riattivare quella di Favignana. Poi al ministro l’assessore Scilla ha chiesto di intervenire con una azione forte a Bruxelles per ridurre la burocrazia e semplificare le procedure.

E sempre in merito alla pesca una richiesta finalizzata a rendere l’attività più sicura: «Abbiamo rappresentato al ministro – ha detto Scilla – la necessità di farsi portavoce presso il ministero alla difesa affinchè venga riattivata la sorveglianza pesca al fine di evitare che in futuro possano verificarsi gravi episodi come quelli che di recente hanno visto protagoniste le motonavi Antartide e Medinea».

Infine le tematiche ambientali con la comunicazione dell’assoluta contrarietà alla realizzazione del parco eolico offshore al largo delle coste della provincia di Trapani ad opera della società Renexia. 

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