Covid-19, da Cila-Ebat di Palermo 60mila euro per respiratori e mascherine
Agricoltori e lavoratori agricoli del palermitano a sostegno della lotta al Coronavirus. La Cila Ebat, la Cassa integrazione dei lavoratori agricoli ed Ente bilaterale agricolo territoriale, ha deciso di donare 60mila euro per sostenere lo sforzo del sistema sanitario regionale nel fronteggiare l’emergenza Coronavirus.
Il comitato di gestione della Cila Ebat, presieduto da Antonio Terrasi, ha deliberato all’unanimità di devolvere questa somma destinandola, su indicazione delle autorità sanitarie, all’acquisto di dispositivi e macchinari indispensabili per la cura e la prevenzione della diffusione del Covid-19. Le attrezzature acquistate con gran parte della somma – 50mila euro – saranno donate direttamente ad alcuni ospedali di Palermo e provincia, che saranno scelti in base alle necessità espresse dagli stessi nosocomi. Gli altri 10mila andranno invece agli operatori del 118, la prima linea nella guerra alla diffusione del contagio.
Con questa cifra saranno acquistati respiratori e ventilatori polmonari e caschi respiratori. «Ma anche mascherine, sia monouso che il tipo FP02, e tute di contenimento bioprotettive dotate di calzari. Si tratta di dispositivi che, secondo le indicazioni forniteci dalle autorità sanitarie, in questo momento mancano o scarseggiano nei nostri ospedali ma che sono indispensabili per la salvaguardia della salute di medici e infermieri impegnati in questa difficile battaglia che sta coinvolgendo tutta la popolazione», spiega Antonio Terrasi. «Il settore agricolo palermitano, colpito questo inverno da una grave siccità mai registrata negli ultimi cento anni, vive una difficile stagione dal punto di vista economico. Ma tutto il comparto, imprese e lavoratori, ha comunque voluto dare un contributo concreto per supportare il nostro sistema sanitario che sta affrontando una enorme sfida», ha aggiunto Terrasi.
Dei 60 mila euro stanziati, 54mila sono stati messi a disposizione dal Cila Ebat, ente che fornisce varie prestazioni per i circa 12mila lavoratori agricoli in provincia. I restanti 6mila euro arrivano invece dalle organizzazioni nazionali dei datori di lavoro agricolo (Cia, Coldiretti e Confagricoltura) e delle organizzazioni nazionali dei lavoratori agricoli (Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil) firmatarie del contratto collettivo nazionale di lavoro per gli operai agricoli e florovivaisti.
E sempre in tema di emergenza Coronavirus è da segnalare la richiesta della Cia Sicilia inviata a tutti gli Enti bilaterali del settore agricolo che operano nell’Isola, affinché deliberino l’acquisto e la distribuzione di indumenti di sicurezza sanitaria, mascherine, tute e quant’altro necessario per la sicurezza dei lavoratori.
«Le aziende agricole, infatti, così come quelle degli altri settori produttivi che continuano l’attività perchè considerate strategiche in questo momento di grave emergenza – spiega Salvatore Maimone, direttore regionale della Cia – incontrano enormi difficoltà nel reperimento di tutto quello che serve per mettere in sicurezza sanitaria gli operatori agricoli».