Il Gal Madonie punta allo sviluppo della filiera dei grani duri antichi

Il Gal Madonie punta allo sviluppo della filiera dei grani duri antichi

Sulle Madonie si punta sui grani antichi. Ma per farlo è prima necessario comprendere con che tipo di materiale genetico si ha a che fare. Per questo motivo il Gal Madonie ha pubblicato nei giorni scorsi un bando a valere sulla Sottomisura 16.1 “Sostegno per la costituzione e la gestione dei gruppi operativi del Pei in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura” con lo scopo di elaborare e redigere un piano di caratterizzazione genetica dei grani duri antichi locali

Il lavoro di caratterizzazione dei grani duri antichi delle Madonie è propedeutico alla definizione di un disciplinare di produzione e molitura del grano che, oltre a garantire l’utilizzo di tecniche di agricoltura biologica, la coltivazione all’interno di territori controllati, la molitura non degradativa ed il corretto stoccaggio, preveda la certificazione genetica di appartenenza ad una varietà di grani antichi siciliani. 

Utilizzando le moderne tecnologie utilizzate per le analisi molecolari, verranno messi a punto protocolli per la certificazione genetica, rapidi ed economici, in grado di identificare inequivocabilmente se il grano appartiene ad alcune specifiche cultivar autoctone siciliane (tra quelle inserite nel Registro Nazionale), i cui profili genetici di riferimento verranno catalogati in un apposito database.  Per la sperimentazione del disciplinare verrà coinvolta un’azienda pilota e verrà acquisito almeno un mulino a pietra con il relativo sistema di stoccaggio delle farine prodotte.  

Nelle intenzioni del Gal Madonie, l’attuazione della Sottomisura 16.1, consentirà di consolidare la collaborazione tra le imprese agricole e il mondo della ricerca, attraverso la realizzazione di progetti innovativi più rispondenti alle esigenze delle imprese, promuovendo la costruzione di nuove reti di imprese interne e internazionali e la partecipazione attiva a quelle esistenti (Gruppi Operativi del Pei, il Parteneriato Europeo per l’Innovazione).

I beneficiari del bando sono i Gruppi Operativi che dovranno essere formati da almeno due soggetti appartenenti a categorie diverse: un’azienda che lavora nei settori agricolo, alimentare e forestale, comprese le associazioni di produttori, le cooperative e le organizzazioni interprofessionali, e un organismo di ricerca. Potranno entrare a far parte del partenariato del Gruppo Operativo esclusivamente imprese agricole, o agroalimentari, o forestali operanti sul territorio dei comuni aderenti al Gal con almeno una propria unità produttiva interessata dagli interventi. Per gli altri soggetti aderenti al Gruppo Operativo non è prevista alcuna limitazione territoriale rispetto alle zone di provenienza.

La dotazione finanziaria del bando ammonta ad 345mila euro di spesa pubblica, di cui 208.725 euro a carico del Feasr. Sarà finanziato solo un Gruppo Operativo afferente alla filiera cerealicola operante nel territorio dei 21 comuni della Snai (Strategia Nazionale Aree Interne) “Madonie resilienti: Laboratorio di futuro”.

«Si tratta di una opportunità per le imprese del settore – afferma il presidente del Gal Madonie, Santo Inguaggiatoe di un sostegno alla salvaguardia della biodiversità e al recupero di sistemi e procedure sia nella fase della produzione sia in quella della trasformazione dei prodotti, valorizzando le nuove tecnologie e le acquisizioni della ricerca».

I termini iniziali e finali di presentazione delle domande di sostegno saranno indicati dal Gal con successivo avviso. Tutte le informazioni sono disponibili sui siti: www.psrsicilia.it/2014-2020 e www.madoniegal.it

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