Premio di 30 mila euro per insediamento di nuovi agricoltori over 41
In un contesto economico sempre più incerto e sfidante per l’agricoltura siciliana il Dipartimento regionale dell’Agricoltura ha messo in campo una misura del Complemento per lo sviluppo rurale, la SRE02, che offre un nuovo spiraglio di crescita e sviluppo.
Il bando pubblicato esattamente lo scorso 4 luglio prevede un premio di 30.000 euro per chi, in qualità di capo azienda, decide di avviare per la prima volta un’attività agricola. Questo incentivo è rivolto ai nuovi imprenditori agricoli di età compresa tra i 41 e i 60 anni, una fascia di età che finora non era stata adeguatamente sostenuta.
L’iniziativa del Dipartimento regionale dell’Agricoltura rappresenta un’importante opportunità per coloro che, pur non essendo più giovani, desiderano intraprendere un’attività agricola in Sicilia. Questo intervento non solo offre un sostegno finanziario iniziale, ma mira anche a promuovere un’agricoltura più sostenibile e innovativa, valorizzando le competenze e l’esperienza dei nuovi agricoltori.
Risorse disponibili
Le risorse complessive destinate a questa iniziativa ammontano a 20 milioni di euro, finanziati dai fondi del Complemento per lo sviluppo rurale della Regione Siciliana al Piano strategico PAC 2023-2027. Di questi fondi, il 2% (pari a 400mila euro) è riservato alle attività da avviare nelle isole minori, un’area che spesso affronta sfide particolari in termini di sviluppo economico e infrastrutture.
Chi può partecipare?
Il bando è rivolto ai nuovi agricoltori che si siano insediati per la prima volta da non oltre 24 mesi o che lo debbano ancora fare. I candidati devono presentare una domanda di sostegno insieme a un piano aziendale per lo sviluppo dell’attività agricola. Le domande possono essere presentate sul portale Sian di Agea dal 22 luglio fino al 21 novembre 2024.
Obiettivi dell’intervento
L’iniziativa mira a fornire opportunità e strumenti per attrarre nuovi agricoltori nel settore agricolo, permettendo loro di implementare idee imprenditoriali innovative con approcci produttivi più sostenibili sia dal punto di vista ambientale che economico e sociale. Il premio di 30mila euro è pensato per supportare le fasi iniziali dell’insediamento, facilitando l’acquisizione di terreni, capitali e conoscenze necessarie.
Requisiti di formazione e competenza
Analogamente al premio di primo insediamento per i giovani, anche per i nuovi agricoltori tra i 41 e i 60 anni sono richiesti adeguati livelli di formazione o competenza professionale. Possono beneficiare del premio coloro che possiedono:
- Titolo universitario a indirizzo agricolo, agroalimentare, ambientale, veterinario o forestale.
- Titolo di scuola secondaria di secondo grado a indirizzo agricolo.
- Titolo di scuola secondaria di secondo grado a indirizzo non agricolo, accompagnato dall’attestato di frequenza a un corso di formazione di almeno 150 ore, con superamento dell’esame finale, su tematiche riferibili al settore agroalimentare, ambientale o della dimensione sociale.
In alternativa, anche chi possiede un titolo di scuola secondaria di primo grado e un’esperienza lavorativa di almeno tre anni nel settore agricolo può partecipare, purché dimostri l’iscrizione al relativo regime previdenziale. Se il requisito della competenza professionale non è posseduto al momento della presentazione della domanda, deve essere soddisfatto entro la conclusione del piano aziendale e comunque entro 36 mesi dalla notifica del decreto di concessione.
Dimensione economica minima
Un altro criterio fondamentale per l’ammissibilità è la dimensione economica minima dell’azienda agricola. Non sono ammessi al sostegno i nuovi agricoltori con aziende caratterizzate da una Produzione Standard inferiore a 10mila euro (8mila euro nelle isole minori, nelle zone svantaggiate e montane) né quelli con una Produzione Standard superiore a 250mila euro.
Tipologie di Insediamento
Il bando non ammette insediamenti multipli, ma il singolo imprenditore può insediarsi sotto diverse forme giuridiche: ditta individuale, società di persone, società di capitali e società cooperativa. In ogni caso, il nuovo imprenditore deve assumere un ruolo apicale nella gestione e nel processo decisionale dell’azienda.
Cosa non è premesso
Per evitare l’uso distorto della misura, l’azienda in cui si insedia il nuovo agricoltore non può derivare dal frazionamento di un’azienda familiare di proprietà di parenti o affini entro il secondo grado o dalla suddivisione di una società in cui siano presenti, in qualità di soci e/o amministratori, parenti o affini entro il primo grado. Non ammissibili le domande la cui base aziendale è stata ceduta dal coniuge. Nelle società di nuova costituzione o già costituite in cui si insedia il nuovo agricoltore, inoltre, non possono far parte della compagine societaria i parenti entro il secondo grado e gli affini entro il primo grado. E infine, i soggetti che hanno ceduto, anche in parte, l’azienda in cui si insedia il nuovo agricoltore non possono far parte, in nessun caso, della compagine societaria.