Madonie, da Regione ed Ente Parco piano per il contenimento dei daini

L’obiettivo è porre un freno alla diffusione indiscriminata dei daini, diventati un serio problema per la tenuta economica e sociale dell’intero territorio. A questo servirà il piano per il contenimento della specie ibrida sulle Madonia. A metterlo a punto sono stati la Regione Siciliana e l’Ente Parco delle Madonie su un territorio che da anni rappresenta un habitat favorevole alla proliferazione favorita anche dall’assenza di predatori naturali.
«Si tratta di un intervento strategico con valenza pluriennale e non più rinviabile che, nel rispetto delle leggi vigenti in materia di protezione della fauna selvatica, fornisce una soluzione concreta capace di arginare l’esponenziale e incontrollata crescita delle specie ungulate», dichiara l’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, Toto Cordaro. «È una risposta di buon governo – continua Cordaro – ad un tema sociale, fortemente vissuto nelle aree montane e del comprensorio madonita, in ragione del grave danno all’economia di quei luoghi e delle attività imprenditoriali e agricole».
Il piano propone una serie complessa e articolata di azioni che attuate in sinergia consentiranno di ridurre gradualmente la presenza degli ungulati. Gli interventi principali saranno volti alla formazione del personale da impegnare nelle attività, all’acquisto di farmaci e attrezzature (trasmettitori satellitari per l’individuazione dei branchi, strumenti per tele-anestesia), al supporto veterinario e all’attività di monitoraggio degli impatti del daino sulla rinnovazione forestale. Il piano è stato già sottoposto a valutazione preventiva da parte del Consiglio regionale per la protezione del patrimonio naturale (Crppn) e dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra).
La gestione degli interventi sarà di tipo diretto, da attuare in un arco temporale di più anni. Il costo complessivo per il 2021 è di oltre 250 mila euro.