La Pesca di Delia ottiene il marchio Igp. Il regolamento sulla Gazzetta Ue

Adesso è ufficiale. La pesca di Delia potrà fregiarsi del marchio Igp, Indicazione geografica protetta. È dello scorso 10 maggio il regolamento n.790 con cui viene data notizia dell’avvenuta iscrizione del prodotto siciliano di pregio nel registro delle produzioni che godono della protezione dell’Unione Europea. Il regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione, quindi mancano ancora pochi giorni perchè diventi esecutivo. Giunge così al termine un lungo e complesso iter che era cominciato a fine 2013.
Cosa distingue la pesca di Delia Igp da altre pesche prodotte in Italia? Tenore zuccherino elevato e durezza della polpa realizzabili grazie alle condizioni climatiche e ambientali combinate con l’abilità dei produttori locali, hanno fatto riconoscere il particolare pregio di questa produzione.
L’areale di produzione della Igp è il Sud Ovest della Sicilia e precisamente l’intero territorio dei comuni di Serradifalco, Caltanissetta, Delia, Sommatino, Riesi, Mazzarino e Butera, in provincia di Caltanissetta e dei Comuni di Canicattì, Castrofilippo, Naro, Ravanusa e Campobello di Licata, in provincia di Agrigento.
Tre le tipologie: pesche a polpa bianca, pesche a polpa gialle e nettarine. Lungo il calendario di produzione. Si può trovare sul mercato da fine maggio a inizio ottobre. E ciò grazie al fatto che sono numerose le cultivar ammesse dal disciplinare di produzione.
Per la tipologia pesche a polpa gialla o bianca il periodo di maturazione va dal 25 maggio al 15 luglio per le varietà precoci, dal 16 luglio al 20 agosto per le varietà di media epoca e dal 21 agosto al 10 ottobre per le varietà tardive. Per le nettarine a polpa gialla il periodo va dal 10 giugno al 15 luglio per le varietà precoci, dal 16 luglio al 20 agosto per le varietà di media epoca e dal 21 agosto al 10 ottobre per le varietà tardive.
Con la Pesca di Delia Igp salgono a 36 i prodotti siciliani che possono fregiarsi del marchio Igp o Dop. A questi poi si aggiungono i vini.
L’ultimo prodotto siciliano che in ordine di tempo ha ottenuto il riconoscimento dell’Igp è stato il Pistacchio di Raffadali. L’iscrizione nel registro europeo delle denominazioni di origine protetta e delle indicazioni geografiche protette risale a marzo 2021.