Manifesto in dieci punti, l’appello di Copagri per il dopo-Coronavirus

Manifesto in dieci punti, l’appello di Copagri per il dopo-Coronavirus

Hanno scelto il primo maggio, giornata in cui si festeggia il lavoro, per affidare a consumatori e istituzioni un messaggio di responsabilità che è anche una chiamata alla collaborazione. In un vero e proprio manifesto articolato in dieci punti e pubblicato sulle testate giornalistiche quotidiane, gli agricoltori di Copagri, la Confederazione produttori agricoli, segnano la strada da percorrere nel dopo-Coronavirus e spiegano: “Per aiutare il paese a ripartire e sostenere concretamente l’agricoltura, serve un’alleanza tra produttori agricoli e cittadini”.

Pur in un periodo delicato e complicato, i produttori agricoli hanno assicurato il regolare rifornimento di cibo. Ora, si tratta di sostenere l’agricoltura e Copagri lo chiede sia ai consumatori che alle Istituzioni.

Il manifesto è chiaro. Ai consumatori viene chiesto di:

  1. consumare prodotti agroalimentari siciliani e italiani sostenendo in questo modo la nostra agricoltura;
  2. privilegiare gli acquisti direttamente dai produttori agricoli che puntano con sempre maggiore decisione sull’e-commerce e sulla vendita diretta;
  3. prediligere gli acquisti di prodotto locale e di stagione, contribuendo così a salvaguardare l’ambiente e la biodiversità;
  4. informarsi sulla provenienza e sull’origine dei prodotti agroalimentari;
  5. verificare i prezzi di acquisto, diffidando di quelli particolarmente bassi che spesso celano diverse provenienze, minore qualità e scarsa eticità.

Queste le richieste che Copagri fa alle Istituzioni:

  1. garantire liquidità alle aziende, con mutui a tasso zero a durata ventennale o trentennale e contributi a fondo perduto e prevedendo la sospensione del registro nazionale debitori per le aziende agricole;
  2. intervenire sul costo del lavoro, attraverso la riduzione per l’anno 2020 della contribuzione previdenziale per sostenere i maggiori costi dovuti alla messa in sicurezza della manodopera agricola;
  3. semplificare l’incontro della domanda e dell’offerta di lavoro in agricoltura puntando su piattaforme informatiche pubbliche e trasparenti;
  4. portare avanti una rapida sburocratizzazione e semplificazione amministrativa che porti a una maggiore trasparenza e a prezzi più bassi;
  5. vagliare la possibilità di coinvolgere gli agriturismi nella ripresa delle attività didattiche e di quelle ricreative

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