Danni, ok della Giunta alla declaratoria di calamità per Ragusa e Caltanissetta

Danni, ok della Giunta alla declaratoria di calamità per Ragusa e Caltanissetta

La Giunta regionale ha approvato la proposta di declaratoria di calamità naturale per danni causati da venti impetuosi e piogge alluvionali verificatisi nel periodo dall’8 al 10 febbraio 2023 in parte del territorio della provincia di Ragusa. Analoga delibera riguarda la declaratoria di calamità naturale per danni causati sempre da venti impetuosi e piogge alluvionali che si sono verificate tra il 9 e il 10 febbraio scorsi in parte del territorio della provincia di Caltanissetta.

I due atti sono propedeutici all’avvio dell’iter che porterà alla dichiarazione di calamità naturale che dovrà essere pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale nazionale senza la quale le aziende danneggiate non possono chiedere gli aiuti previsti dal Decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102.

Numerose le segnalazioni di danni ingenti e richieste di aiuto economico arrivate dalle imprese agricole ai rispettivi ispettorati, tanto da prorogare di un mese la presentazione delle segnalazioni da parte delle aziende consentire agli uffici di esaurire le richieste. Adesso l’iter proseguirà al ministero dell’Agricoltura.

Il maltempo dello scorso febbraio ha causato danni a strutture, a infrastrutture, alle scorte e alle produzioni nel territorio nisseno, in particolare a Caltanissetta, Gela, Mazzarino, Niscemi. Colpite le ortive in serra, l’uva da tavola in coltura protetta, carciofeti, grano duro, colture foraggere e floricole. Acqua e vento hanno danneggiato stradelle aziendali, prospetti e coperture dei fabbricati rurali, alveari, canali di scolo e recinzioni. I danni alle produzioni agricole sono stati quantificati in oltre 1,8 milioni di euro, mentre quelle alle strutture aziendali in 2,2 milioni di euro in un’area di 239 ettari. 

La declaratoria di calamità naturale riguarda anche le aziende agricole che ricadono nei comuni del Ragusano, in particolare Acate, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Ispica, Modica, Pozzallo, Ragusa, Santa Croce Camerina, Scicli e Vittoria. In questa area la pioggia intensa ha danneggiato le produzioni di uva da vino e da tavola, ortaggi, oltre ai danni registrati agli allevamenti avicoli e bovini. Segnalati, inoltre, dissesti ai terreni, crolli di strutture serricole, danni a impianti di irrigazione, a macchine agricole e attrezzature. Complessivamente quantificati danni pari a 185 milioni euro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *