La Provola dei Nebrodi è Dop. Oggi il provvedimento sulla Guce

La Provola dei Nebrodi è Dop. Oggi il provvedimento sulla Guce

Ora è il riconoscimento è definitivo. Con la pubblicazione sul numero odierno della Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del provvedimento di iscrizione, la Provola dei Nebrodi, dopo un lungo iter procedurale con stop e ripartenze, è entrata a far parte ufficialmente del registro delle Denominazioni di Origine Protette. 

Sale pertanto a 33 il numero delle Dop/Igp siciliane in ambito food e a 5 il numero dei formaggi iscritti. La provola dei Nebrodi si aggiunge, infatti a Ragusano, Pecorino Siciliano, Vastedda della Valle del Belice e Piacentinu Ennese. 

Complessivamente, tra cibo e vino, la Sicilia vanta numeri da record, con ben 64 prodotti a marchio di qualità.

«Un plauso va a tutti gli allevatori, produttori e alle donne che si sono impegnate nella trasformazione – afferma l’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera – per aver creduto in questo progetto ed avere creato le condizioni affinchè il traguardo della Dop venisse raggiunto».

E poi aggiunge: «Si tratta di un traguardo importante. Ancora una volta è il segnale che la qualità in Sicilia viene premiata. Anche questo riconoscimento può essere uno sprone per i tanti giovani che, in questi anni, abbiamo avviato in agricoltura e che vorranno scommettere  sulle produzioni regionali».

La Provola dei Nebrodi, secondo il disciplinare, si potrà trovare in commercio in diversi tipi: fresca, semi-stagionata, stagionata, sfoglia e con limone verde; può essere commercializzata in forma intera, porzionata e, se stagionata, anche grattugiata.

L’areale di produzione comprende 47 comuni ricadenti nelle province di Enna, Catania e soprattutto Messina, con ben 39 comuni all’attivo, molti dei quali ricompresi nel perimetro del Parco dei Nebrodi.

«Il legame con l’area geografica, compresa prevalentemente all’interno del Parco dei Nebrodi, non può che aumentare e accrescere il valore di tale produzione – osserva Bandiera – che si arricchisce della valenza paesaggistica e ambientale di queste zone, per le quali, attraverso la produzione, viene anche preservato il territorio». 

Apprezzamento è stato espresso anche dall’assessore delle Autonomie Locali e Funzione Pubblica, Bernardette Grasso, esponente del territorio nebrodense: «Un passo avanti nel cammino intrapreso da tempo, per la promozione del territorio e la valorizzazione delle produzioni locali».

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