Agroalimentare, il Covid non blocca i controlli. Il vino il settore più multato

Agroalimentare, il Covid non blocca i controlli. Il vino il settore più multato

Sono stati 29.169 i controlli antifrode sulla filiera agroalimentare, di cui 3.285 ispezioni direttamente presso gli stabilimenti di produzione, con particolare attenzione ai prodotti di qualità Dop, Igp, biologico, settore oleario e vitivinicolo. Intensa l’attività ispettiva sui canali eCommerce, visto l’incremento delle vendite online a seguito delle misure restrittive della circolazione delle persone adottate dal Governo per il contenimento del Covid-19, nei porti italiani, dove sono arrivati i prodotti agroalimentari, e nelle segnalazioni di speculazioni e pratiche sleali.

È online sul sito del Mipaaf il Report sull’attività dell’Ispettorato antifrode del Ministero svolta nei primi quattro mesi di emergenza Covid-19, durante i quali la filiera agroalimentare ha continuato a fornire il suo apporto indispensabile ai consumatori e e non si è fermata neanche durante il lockdown, dalla produzione, alla trasformazione, alla vendita.

Nessuna speculazione nonostante l’emergenza

Oltre un terzo dei controlli sono stati svolti nell’area settentrionale del Paese, in particolare in Lombardia e Veneto: il Grana Padano Dop, con oltre 5,2 milioni di forme e il “Sistema Prosecco“, con oltre 600 milioni di bottiglie prodotte (dati 2019). Le irregolarità riscontrate grazie ai controlli effettuati, sono state in linea con gli indici registrati prima dell’emergenza Covid-19, a dimostrazione del fatto che non si è speculato in un momento di particolare difficoltà per tutto il mondo.

Nel dettaglio, il 66% dell’attività ispettiva e dei controlli è stata svolta nei settori vitivinicolo, oleario e lattiero-caseario, ma anche nelle carni, uova, pasta, riso e, in generale, i prodotti alimentari preconfezionati, tutti alimenti che hanno subito uno sbalzo di consumi durante l’emergenza sanitaria.

Il vitivinicolo tra i comparti più sanzionato

Sul fronte delle sanzioni, nel periodo febbraio-maggio 2020,  la percentuale maggiore di sanzioni irrogate dall’Icqrf riguarda il comparto vitivinicolo (286 provvedimenti emanati, pari ad oltre il 55% del totale), poi quello delle produzioni agroalimentari a denominazione registrata con poco più del 24% del totale (pari a 125 ordinanze), e infine con 51 provvedimenti e circa il 10% del totale, il settore concernente l’etichettatura dei prodotti alimentari.

«In questi quattro mesi – ha osservato, commentando i dati, il ministro dell’Agricoltura, Teresa Bellanoval’agroalimentare italiano ha continuato a garantire sicurezza, trasparenza e qualità dimostrando di essere uno dei settori più strategici durante la pandemia Coronavirus. L’Icqrf ha continuato a vigilare contro le pratiche sleali e gli atteggiamenti speculativi che danneggiano le filiere sane. Le aziende, gli agricoltori, i braccianti agricoli non si sono mai fermati, neanche quando tutto il Paese era immobile, assicurando a tutti cibo sano e di eccellenza, tra enormi sacrifici e difficoltà. Insomma, quando tutto era chiuso, come dimostrano i dati del Report, il settore agroalimentare ha retto»

Le filiere hanno continuato a produrre anche in tempi di Covid-19

Sotto la vigilanza dell’Ispettorato della tutela della qualità e repressione frodi, le filiere nazionali di qualità hanno infatti continuato le loro produzioni, facendo registrare, in questi quattro mesi 3,3 milioni di cosce di prosciutto marchiate, 8 milioni di vaschette di prosciutto, 3,9 milioni di forme di formaggio marchiate e 13,7 milioni di kg di formaggio grattugiato, circa 2,6 milione di litri di olio Do/Ig, circa 26 milioni di aceto balsamico di Modena, 1,1 milioni di kg di riso, 7,7 milioni di kg di ortofrutta a Do/Ig, 6,7 milioni di kg di pasta.

Nel settore vitivinicolo, nel quadrimestre febbraio-maggio, quindi in piena pandemia, sono stati certificati 5,8 milioni di ettolitri di vino di qualità, l’equivalente di oltre 773 milioni di bottiglie. Il Prosecco, nelle sue tre denominazioni, è stato il vino più certificato: 1,2 milioni di ettolitri, l’equivalente di circa 160 milioni di bottiglie. Non si è fermata neppure la filiera Bio: dal primo febbraio 2020, sono entrati nel sistema dell’agricoltura biologica 2.068 nuovi operatori per una superficie pari a 71.921 ettari.

Controlli anche in ambito e-commerce

Per quanto riguarda il monitoraggio dei canali e-commerce, che hanno registrato un grosso incremento di accessi nel quadrimestre febbraio-maggio, l’Icqrf ha operato 558 interventi per la rimozione, su Alibaba, Amazon e eBay, di inserzioni irregolari di prodotti agroalimentari.

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