Addio a Diego Planeta, padre fondatore del vino siciliano moderno

Addio a Diego Planeta, padre fondatore del vino siciliano moderno

Il mondo del vino siciliano moderno perde uno dei sui personaggi di spicco. Diego Planeta, che per anni è stato vero e proprio punto di riferimento per la vitivinicoltura regionale, è morto oggi all’età di ottant’anni.

Planeta, nominato cavaliere del lavoro della Repubblica da Carlo Azeglio Ciampi nel 2004, giovanissimo trasformò l’azienda di famiglia sostituendo la cerealicoltura con la viticoltura, ponendo così le basi dell’azienda di famiglia che oggi impiega 120 dipendenti, ha raggiunto un fatturato di 12 milioni di euro ed esporta in 30 paesi.

«Poliedrico, cosmopolita e visionario nei suoi interessi e nelle sue passioni, ci lascia uno dei padri fondatori del vino siciliano». Con queste parole l’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera ha espresso cordoglio e vicinanza ai familiari. «Da presidente dell’Istituto regionale Vite e Vino (dal 1985 e il 1992, ndr) Diego Planeta – prosegue l’assessore –, ebbe l’intuizione di avvalersi della professionalità di Giacomo Tachis e insieme crearono le condizioni per rinnovare totalmente la viticoltura siciliana, dandogli un respiro internazionale. Cavaliere del Lavoro e uomo di rara cultura ha accresciuto enormemente la qualità del vino in Sicilia, cambiando il modo di vedere l’agricoltura e il vino in Sicilia, creando così anche le condizioni perché le nuove generazioni tornassero all’agricoltura».

Anche Confagricoltura Sicilia esprime profonda commozione per la scomparsa di Diego Planeta, personaggio di spicco e riferimento sia per l’intera organizzazione agricola che per la vitivinicoltura regionale. 

«È grazie alla sua lungimiranza – ricorda il presidente regionale di Confagricoltura, Ettore Pottinoche oggi il vino siciliano occupa un ruolo importante nel panorama nazionale ed internazionale sfruttando appieno le potenzialità di una viticoltura che fino agli anni ’60 era prevalentemente destinata ad arricchire le enologie di altre latitudini. Non va poi dimenticato l’enorme lavoro svolto nel campo della cooperazione essendo stato socio fondatore e mitico presidente, per alcuni decenni, della Settesoli, una delle cantine sociali più importanti dell’isola e più grandi d’Italia contribuendo alla rinascita economica e sociale di un territorio in cui, fino a quel momento, non esistevano altre valide ipotesi di sviluppo».

A Pottino fa eco il presidente nazionale di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti: «Una perdita incolmabile, non solo per il mondo del vino, ma per tutti coloro che credono nella forza e nel coraggio di fare imprenditoria, nel più profondo significato della parola».

«Con lui va via un pezzo importante della storia vitivinicola italiana per la quale lui ha rappresentato un esempio di lungimiranza e modello di intraprendenza, animato dall’amore e rispetto per la sua terra» afferma il presidente del Consorzio di Tutela del Cerasuolo di Vittoria, Achille Alessi.

“Diego Planeta, imprenditore colto e illuminato, è stato uno degli ideatori della Doc Sicilia – si legge in una nota del Consorzio di tutela – una realtà nata nel 2012 e che oggi accomuna più di 8 mila aziende viticole”.

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