Zagara d’autunno 2025, debutto per “Botanica Meraviglia”
					di Ivano Crimi
PALERMO – La Zagara si svolge ormai da qualche anno con due eventi annuali sia in autunno che in primavera e coinvolge operatori ed esperti del settore da tutto lo stivale. La manifestazione è un grande mercato di specie vegetali ornamentali, aromatiche, floreali e fruttifere come cactus, orchidee, pomelie, peperoncini, agrumi e frutti tropicali.
L’edizione “autunno 2025” di Zagara è stata anche l’occasione per inaugurare pubblicamente il nuovo sito “Botanica Meraviglia” che impreziosisce il sistema museale universitario fatto di arte, scienza e cultura. All’evento erano presenti il direttore dell’Orto botanico di Palermo, Rosario Schicchi e il Rettore di UniPa, Massimo Midiri, accompagnato dal presidente di UniPa Heritage, Michelangelo Gruttadauria.


All’interno dell’Orto, inoltrandoci nei pressi dell’Aquarium, quasi per incanto si scopre una piccola stanza in tufo del 1800 che custodisce un’officina botanica di sperimentazione, aperta al pubblico proprio nel primo giorno di Zagara d’Autunno. Questa struttura, come a suo tempo Casa del Pozzo ancora oggi utilizzata per abbeverare l’orto, è stata recuperata in tutto il suo splendore ed è stata ribattezzata “Botanica Meraviglia”. Al suo interno si sperimenterà l’estrazione di oli essenziali autoctoni estratti dai frutti e dalle piante dell’Orto botanico di Palermo.

La struttura museale di UniPA ha commissionato la realizzazione di questa installazione avvalendosi della giornalista Francesca Berardi e del fotografo Alessandro Sala e con la curatela di Maria Chiara Di Trapani.
Nella prima giornata di apertura, a condurre il primo laboratorio di analisi sensoriale sui profumi della memoria, Christian Escriva, grande cultore francese di piante aromatiche e oli essenziali, accompagnato da Odile Sallantin e Georges Ferrando che collaborano con la Sorbona di Parigi. Per l’Università di Palermo, ad aggiungere qualche dettaglio, Francesco Sgadari, dottorando in sistemi agroalimentari e forestali mediterranei presso il Dipartimento Saaf e autore di diverse pubblicazioni in materia di composizione chimica dei prodotti agroforestali.
Tra i tanti oli presentati, affascinano particolarmente tre estratti da agrumi: il primo, estratto dalla pianta del limone dal profumo inconfondibile; il secondo derivato dalle sue foglie con una fragranza più pungente rispetto al primo e il terzo dalla zagara, con un aroma elegante e delicato.
All’interno della stanza, l’atmosfera è rilassante ed in grado di incuriosire, studenti universitari, turisti e curiosi inebriati da quel buon odore che ricorda tanto la nostra Sicilia.
