In Sicilia, la delegazione regionale guidata da Roberta Urso che conta 96 socie tra produttrici, sommelier, enologhe, giornaliste, ristoratrici, agronome, ha dato appuntamento per sabato 2 marzo dalle 10,00 alle 13,00, nella suggestiva cornice del Castello di Salemi, il maniero normanno fatto erigere da Federico II di Svevia nel XIII secolo, dal cui terrazzo merlato è possibile ammirare un panorama mozzafiato che abbraccia la Sicilia occidentale fino al mare.
«Quest’anno, la giornata nazionale delle Donne del Vino – dichiara Roberta Urso – ha per la delegazione Sicilia un valore particolare: abbiamo scelto di celebrare la cultura attraverso sfaccettature di diverse testimonianze di altissimo profilo, a Salemi, nel luogo dove già a settembre scorso decidemmo di riunirci nel ricordo della nostra Marisa Leo, che proprio Salemi era nata e viveva e dove aveva tante volte organizzato“Calici di Stelle” con l’azienda per cui lavorava”.
Al castello è legata la leggenda di una donna, Halicyae, cui è dedicata l’omonima piazza ove si erge il maniero. La donna ed i suoi due fratelli si contendevano il predominio sul territorio di Salemi, e stabilirono di risolvere la controversia costruendo, ognuno per proprio conto, un castello in tre siti diversi. Chi fra tutti avesse ultimato per primo la costruzione ne avrebbe avvertito con falò e gli altri due lo avrebbero riconosciuto come unico vincitore. Uno dei fratelli scelse la collina di Mokarta, l’altro quella di Settesoldi, mentre la sorella preferì quello di Salemi. Si narra che Halicyae avrebbe acceso il fuoco molto prima che la costruzione del suo castello fosse effettivamente terminata; i fratelli, credendo di essere stati battuti, rinunziarono all’impresa lasciando incompiuti i loro manieri e diedero campo libero alla furba sorella. «Una bella storia di arguzia, lungimiranza e visione – afferma Roberta Urso – che ci sembra assolutamente in linea con il mantra delle DDV Sicilia: #nonditecichenonsipuofare!»,.
L’appuntamento delle DDV Sicilia con “Donne, vino e cultura”, sarà declinato nelle diverse sfaccettaure della parola cultura, offrendo un ampio ventaglio di spunti di riflessione con realtà significative del panorama culturale nazionale ed internazionale che si alterneranno durante il talk al castello di Salemi.
Condurranno le giornaliste e socie DDV Sicilia, Francesca Landolina, Maria Mattina, Giusy Messina, Maria Antonietta Pioppo e la comunicatrice del vino, Veronica Laguardia.
Ai saluti del sindaco di Salemi, Domenico Venuti e a quelli di Roberta Urso, delegata DDV Sicilia, seguirà la presentazione dell’associazione “Marisa Leo Aps”, dedicata alla 39enne Donna del Vino Sicilia uccisa lo scorso 6 settembre dall’ex compagno, durante la quale la vicepresidente Samantha Di Laura illustrerà gli scopo e le iniziative.
Per diffondere gli strumenti di tutela delle vittime di violenza di genere e ad incoraggiarle a denunciare, si parlerà con i funzionari della Questura di Trapani degli aspetti più salienti del protocollo d’intesa tra l’Associazione Nazionale Donne del Vino e la Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato firmato lo scorso 23 gennaio a Roma per il progetto #tunonseisola.
A Salemi, la cultura sarà in un coro a più voci che porrà l’accento sul valore della cultura come uno dei più importanti driver del tessuto socio-economico in termini di coesione, sostenibilità, inclusione sociale, benessere e relazioni. Diversi gli argomenti e le sensibilità sul palco. Dalla cultura della sostenibilità del progetto “Diodoros” nel Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, capitale della Cultura Italiana 2025, con il direttore Roberto Sciarratta, al capovolgimento degli stereotipi culturali nei confronti dell’Isola con ilgiornalista e scrittore Gaetano Savatteri, autore di “Non c’è più la Sicilia di una volta ” e del romanzo che ha ispirato la fortunata serie televisiva “Makari”. Dal dialogo tra archeologia e forme di arte contemporanea nel Museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo con la direttrice Caterina Greco, alla sfida del cambiamento di dodici audaci donne del vino le cui storie sono state raccontate dalla giornalista e scrittrice, Laura Donadoni nel libro “Le intrepide – Storie di donne, di vino e libertà”. Anche l’arte e la musica tra i protagonisti dell’iniziativa delle Donne del Vino con Domenico Pellegrino, “l’artista della luce”, che con il suo lavoro magnifica la Sicilia e le sue tradizioni, e con la splendida voce di Laura Mollica, considerata l’erede artistica di Rosa Balistreri, iscritta dal 2018 nel Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia. Partecipano, infine, la sommelier Alessandra Surdo con esperienze in degustazioni “senza barriere” e la wedding planner e scrittrice Marilena Angileri.