Tartufi e tartuficoltura, il regolamento c’è ma non si può adottare

Tartufi e tartuficoltura. Si ricomincia da capo? Il regolamento di attuazione della legge regionale n.35 del 29 dicembre 2020 è stato già approvato lo scorso maggio da parte della Giunta regionale di Governo. Allora ne parlarono tutti media regionali. Dopo questo atto ufficiale il silenzio. Evidentemente il Consiglio di Giustizia Amministrativa non ha ancora verificato la regolarità dell’atto e senza il disco verde del Cga, il regolamento non può essere adottato (serve un decreto del presidente della Regione).
Oggi, invece, all’assessorato regionale all’Agricoltura, alla presenza dell’assessore Luca Sammartino, si è riunito il tavolo tecnico in cui – così è scritto nel comunicato ufficiale – “è già stata discussa ed è allo studio una bozza di regolamento con le norme per i cavatori, sulla scia di quanto previsto nella legge regionale 35/2022”. È naturale che si voglia disciplinare con un regolamento la raccolta, la coltivazione, il commercio e la tutela del consumo di tartufi freschi o conservati in Sicilia. Ma una domanda sorge spontanea: di quale bozza si discute? Il regolamento non c’è già? Basterebbe completare l’iter burocratico per renderlo operativo. Se il tavolo tecnico si è riunito, c’è forse qualche correzione da fare? Non è chiaro. Forse lo sapremo nelle prossime settimane.
Che sul tartufo siciliano ci siano gli occhi puntati di molti, adesso, è chiaro anche all’assessore Sammartino che, a beneficio della nota per la stampa, ha dichiarato: «La regolamentazione della produzione di tartufo in Sicilia ha l’obiettivo di difendere il territorio, valorizzare le aree vocate e garantire un maggiore sviluppo economico, culturale, turistico, commerciale ed enogastronomico della nostra terra. Si tratta di una sfida per lanciare una nuova filiera che dimostri al mondo che sappiamo valorizzare le ricchezze della nostra Sicilia fino ad ora non utilizzate».
Il tavolo tecnico è composto, oltre che dall’assessore Sammartino, dal dirigente generale del dipartimento regionale dell’Agricoltura, Dario Cartabellotta, e dal gruppo tecnico composto da Antonino Iacono (Centro di Ricerca per la valorizzazione del tartufo e della tartuficoltura in Sicilia), Daniela Nifosí (Assessorato regionale alla Salute), Giuseppe Papia Destrino (Dipartimento regionale dell’agricoltura), Paolo Girgenti (Comando Corpo Forestale), Marcello Vento (Dipartimento sviluppo rurale) e Paolo Manzullo (Dipartimento regionale dell’agricoltura).