«Ci stanno arrivando decine di segnalazioni – spiegano i deputati – secondo le quali il bando è sbagliato per diverse ragioni oggettive. Intanto l’agricoltura ha carattere stagionale, quindi scrivere un bando che calcola le perdite su tre mesi non ha granché senso, inoltre, data la dotazione, non è da escludere la possibilità che arrivi la stessa doccia fredda del bonus Sicilia che prevedeva l’erogazione di 30 mila euro ad azienda e invece alle imprese sono arrivati appena 2 mila euro. Il calcolo delle perdite andava fatto su base annuale e non trimestrale perché come l’assessore e i suoi tecnici dovrebbero sapere, ci sono imprese, specialmente le più grandi che prenderanno il bonus di 15 mila euro se hanno tenuto il terreno a riposo e quindi non hanno fatturato per quei mesi e altre che, pur avendo lavorato e vedendosi dimezzato il fatturato, non rientrano nel bonus perché le loro perdite non superano il 60% degli incassi, come previsto dal bando. Il paradosso è che il bando così come è scritto rischia di non agevolare le aziende piccole che in Sicilia sono la maggioranza. Inoltre vi sono aziende che per la natura stessa dei prodotti che coltivano, hanno periodi di fatturato diversi rispetto al periodo 1 marzo – 31 maggio 2020, come previsto dal bando. Ci sono aziende ad esempio che producono in autunno e che hanno subìto un crollo verticale del fatturato che non vedranno un euro di ristoro da questo bando. Siamo pronti a portare queste segnalazioni in Commissione Attività Produttive nell’auspicio che l’assessore riveda il bando».