Consorzio Arancia Rossa, Selvaggi confermato alla presidenza

Consorzio Arancia Rossa, Selvaggi confermato alla presidenza

Giovanni Selvaggi riconfermato presidente del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia. È stato eletto all’unanimità dal nuovo consiglio di amministrazione del Consorzio e sarà coadiuvato dai vice Elena Albertini (vicario) e Salvatore Scrofani

Del nuovo consiglio di amministrazione fanno poi parte: Placido Manganaro, Paola Rizzo, Giovanni Crispi, Giuseppe Di Silvestro, Riccardo Di Stefano, Maurizio Ialuna, Giovanni Bua,  Mario Tripoli, Grazia Gugliotta e Stefano Restuccia.

Il Cda del Consorzio di tutela Arancia Rossa di Sicilia Igp al completo

Selvaggi, 43 anni, alla guida del Consorzio dal 2017, è un imprenditore agricolo a tutto tondo, conduce un’azienda con indirizzo agrumicolo, olivicolo e ortofrutticolo tra le province di Catania e Siracusa ed è amministratore di Gea, cooperativa che si occupa della lavorazione ed il confezionamento degli agrumi. 

Ringraziando il consiglio per la rinnovata fiducia Selvaggi ha ricordato: «I tre anni appena trascorsi alla guida sono stati densi di impegni e di soddisfazioni. Siamo cresciuti in visibilità e in volumi di commercializzati, abbiamo avviato partnership importanti con Cola Cola Italia, con McDonald’s Italia e messo a punto, in collaborazione con l’Università di Catania e Almaviva un moderno ed efficiente sistema di tracciabilità basato sulla tecnologia blockchain». «Inoltre – ha aggiunto – prima della pandemia, avevamo avviato importanti contatti con molti importatori asiatici. Un percorso che ci auguriamo di poter al più presto riprendere».

Adesso c’è da lavorare da subito per ulteriori azioni volte alla tutela e allo sviluppo dell’arancia rossa, punta di diamante di un comparto di primaria importanza per l’agricoltura siciliana. 

«In particolare – ha dichiarato il presidente del Consorzio – ci concentreremo sulla comunicazione per far passare forte e chiaro un importante messaggio: il nostro è un frutto di eccellenza che va valorizzato e non svenduto. Abbiamo lavorato e lavoriamo tanto per far conoscere l’unicità dell’arancia rossa e finire sugli scaffali del sottocosto svilisce il prodotto e il lavoro di migliaia di addetti, anche a parità di guadagni. Sarà nostro compito aprire trattative e dialogo con la Gdo in questo senso». 

Infine, sul piano politico, un obiettivo da traguardare insieme all’intera filiera agrumicola europea: rendere obbligatorio il cold treatment su tutti i carichi di agrumi extra Ue che entrano in Europa. «Questa è la nostra posizione espressa di recente all’interno del Gruppo di contatto agrumi anche dalla nostra vicepresidente Elena Albertini. Non ha senso, infatti, – ha concluso Selvaggi – che i produttori europei di agrumi, quando esportano debbano eseguire il cold treatment, mentre questo obbligo non vige per i frutti che importiamo».

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