“Seminiamo il futuro”, la ripartenza secondo Masseria Susafa

“Seminiamo il futuro”, la ripartenza secondo Masseria Susafa

Per arrivarci, una volta lasciata l’autostrada, bisogna mettere in conto una decina di chilometri di strade provinciali che come in tutta la Sicilia sono pressoché in abbandono. Ma questo è un sacrificio minimo perchè non appena si varca il cancello della Masseria Susafa il cui centro aziendale ottocentesco è stato trasformato in un elegante ed esclusivo agriturismo, l’occhio traguarda un panorama che ispira una pace infinita. Soprattutto d’estate, dovunque si volga lo sguardo, la campagna è gialla di grano ancora da mietere o di paglia rimasta in campo dopo il passaggio della mietitrebbia e contrasta con un azzurro del cielo così intenso che è difficile da vedere altrove.

Manfredi Rizzuto Susafa
Manfredi Rizzuto

È il posto giusto per il dopo lockdown, pensa chiunque arrivi in questo luogo. Ed è anche il luogo in cui Manfredi Rizzuto, il titolare insieme al fratello Tommaso della Masseria Susafa (600 ettari, in prevalenza grano duro a cui si aggiunge un oliveto e un rimboschimento in cui prevale il ciliegio rosso) e dell’agriturismo connesso, ha deciso di mettere in pratica il progetto Seminiamo il futuro elaborato durante i giorni in cui, come tutti noi, è stato costretto a rimanere a casa. Un progetto che calza a pennello con il manifesto della nuova agricoltura che l’Unione Europea ha scelto di adottare con il “Green Deal” e lo sviluppo della strategia “Farm2Fork”, ovvero dalla terra alla tavola.

«Il progetto “Seminiamo il futuro”, che parte da Susafa ma confido di potere estendere ad altre aziende agricole del comprensorio o dell’isola – spiega Manfredi Rizzuto – ha l’obiettivo di riconnettere il consumatore con la produzione della terra, creando nel consumatore un forte legame con il territorio tramite l’adozione di un albero di olivo o di ciliegio, o un campo di grano o ancora un fazzoletto dell’orto».

La produzione derivante dalle adozioni diventa di proprietà dell’adottante: marmellate, taniche d’olio extravergine, farine e pasta, prodotti di stagione dell’orto. Chi decide di adottare un albero o una piccola porzione dei campi aziendali partecipa anche ad un programma di membership che dà accesso ad una serie di benefit nel prossimo e-commerce di Susafa e nella più classica ospitalità all’interno della struttura. 

Presto sulla piattaforma di commercio elettronico sarà possibile acquistare erbe aromatiche e officinali, erbe selvatiche, frutta e ortaggi, il tutto secondo stagionalità e dunque con offerta differente a seconda del periodo dell’anno; al quadro si aggiungono anche frutta secca e legumi disponibili in tutte le stagioni.

Nella nuova visione aziendale, Manfredi Rizzuto traguarda dunque la chiusura della filiera eliminando i passaggi tipici di un modello di distribuzione tanto diffuso quanto distorto e ha un obiettivo che gli piacerebbe non limitare alla Masseria Susafa di Polizzi Generosa: ricreare il senso di comunità che l’ha sempre animata in ogni momento, abbattendo ogni distanza e condividendo con i consumatori la cultura contadina delle stagioni e del consumo di qualità sostenibile e responsabile.

Nel progetto Seminiamo il Futuro – per Rizzuto sinonimo di genuinità sotto ogni punto di vista, da quello alimentare al senso di comunità, al buon vivere, alla corretta sostenibilità – si riparte dalla conoscenza dei sapori e dei saperi locali.

Susafa-ciliegie

In questo contesto si inseriscono le esperienze proposte di recente: la prima dedicata alle ciliegie (raccolte e trasformate in marmellate dagli ospiti), la seconda al grano in cui è stato ricordato dal vivo il rito della mietitura come si faceva oltre mezzo secolo fa. Il tutto accompagnato da un menù contadino tutto a base di vegetali e derivati del grano di diversa forma, tempi di lievitazione, idratazione e modalità di cottura.

Maria Siragusa Susafa
La bakery chef della Masseria Susafa, Maria Siragusa

A seguire, con la guida esperta e sotto l’occhio attento della bakery chef Maria Siragusa, la coinvolgente esperienza di una prova collettiva di panificazione.

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