Sono state pubblicate sul sito dell’assessorato all’Agricoltura le “Linee guida per la strategia regionale per l’adattamento dell’agricoltura ai cambiamenti climatici”.
Si tratta ancora di un documento in corso di definizione finale e, quindi, emendabile e integrabile con le osservazioni e i contributi degli addetti ai lavori.
Le Linee guida derivano dai contributi tecnico-scientifici realizzati nell’ambito del progetto Life Adapt2clima che ha avuto come obiettivo la conoscenza circa la vulnerabilità ai cambiamento climatici dell’agricoltura dei paesi Ue del Mediterraneo per fornire supporto al processo decisionale per la definizione di strategie di pianificazione e adattamento.
La metodologia proposta è basata sulla messa a punto di un set di modelli climatici, idrologici e colturali per la valutazione degli impatti del cambiamento climatico sull’agricoltura.
Al fine di consentire la più ampia partecipazione dei soggetti interessati e di raccogliere i bisogni del territorio, tutti i soggetti interessati – avvisa l’assessorato all’Agricoltura – potranno inviare indicazioni e contributi all’indirizzo mail agri.sit@regione.sicilia.it entro il 23 dicembre.
Nel corposo documento sono individuate molte misure di adattamento per ciascuna coltura, ma al di là delle buone pratiche e dei validi (e in alcuni casi ovvi) suggerimenti per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, ciò che salta all’occhio è la velletarietà di qualsiasi buona indicazione in assenza di un ben strutturato “extension service” che in Sicilia fino a qualche anno fa esisteva ed è stato totalmente smantellato. Siciliani autolesionisti, anche in questo.